Cagliostro


Su Cagliostro ci sarebbe da dire e da scrivere tantissimo. Di lui forse sono giunte fino ai nostri giorni gli aspetti più negativi: Fu sicuramente un grande avventuriero, un po come Giacomo Casanova che poi conobbe veramente. Falsario di documenti, seduttore, opportunista, istigatore alla prostituzione, e soprattutto mangiapreti condusse una vita trasgressiva e libertina.

Ma procediamo con ordine: Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Franco Balsamo, noto più come Alessandro o Giuseppe, Conte di Cagliostro o più semplicemente Cagliostro nasce a Palermo il 22 giugno 1743 e muore prigioniero il 26 agosto 1795 nella Rocca di San Leo accusato di eresia e condannato a vita...ma sarebbe più esatto condannato a morte
Il padre Pietro Balsamo era un commerciante di stoffe e la madre si chiamava Felicita Bracconeri. Pietro Balsamo morirà poco dopo la nascita di Cagliostro che verrà affidato dalla sua famiglia ai padri Scolopi nell'istituto per orfani di San Rocco dal quale però fuggì diverse volte fino a quando nel 1756 venne affidato al convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone affinché imparasse un mestiere e ad essere anche un tantino più sottomesso dato che il nostro adolescente Giuseppe Balsamo aveva un carattere assai ribelle.
L'istituto era connesso all'Ospedale dello Spirito Santo che Cagliostro frequentò attivamente e dove apprese l'utilizzo delle erbe medicinali, cosa che gli farà molto comodo negli anni a venire. Alla fine pare che fuggì via anche da questo istituto...ma non è sicuro se ciò avvenne veramente.
Cagliostro comunque fece poi alcuni viaggi in Sicilia nel corso dei quali conobbe un certo Altotas un tale sembra di origine greca e che a suo dire fu il suo primo Maestro. Egli quindi lo introdusse nell'Ordine dei Cavalieri di Malta nel 1766. Sempre insieme a lui avrebbe compiuto dei viaggi in Egitto, a Rodi e Malta. Tuttavia su questo enigmatico personaggio non vi è traccia alcuna nella storia e anche questi viaggi sarebbero da controllare meglio.

Lorenza Feliciani...la moglie

Correva l'anno 1768 quando Cagliostro a Roma fu protagonista di una rissa in una locanda al Pantheon. Fu per questo arrestato ma poi dopo 3 giorni di detenzione fu liberato grazie all'intervento del Cardinale Orsini. Sempre in quell'anno e precisamente il 21 Aprile sposa Lorenza Serafini Feliciani, donna di umili origini e appena 17enne e figlia di un artigiano.
A Roma Cagliostro vive di espedienti truffaldini e visto che disegna discretamente bene falsifica documenti vari come diplomi, sigilli etc. alcuni dei quali tiene per se stesso vantandosi così di titoli inesistenti.
Fattasi pesante l'aria della futura Capitale Cagliostro, la moglie e un sedicente Marchese Alliata loro complice in truffe varie si trasferiscono a Bergamo dove vengono arrestati e poi rilasciati. Una volta liberi si trasferiscono in Francia.
Nel frattempo Cagliostro, privo di ogni scrupolo spinge spesso la moglie Lorenza nel letto di uomini facoltosi. (ma questa era una pratica che già aveva collaudato sin dagli inizi del loro matrimonio).
E proprio nel corso di questo viaggio francese  che la coppia conosce Giacomo Casanova
ad Aix-en-Provence. Successivamente si trasferisce a Barcellona...è il 1769.
Li conoscono un certo Marchese di Fontanar che diventa l'amante del momento di Lorenza sempre spinta a fare ciò dal suo maritino non troppo geloso vengono ospitati dal Marchese nella sua casa. A Madrid la moglie di Cagliostro continua a giacere anche con altri uomini facoltosi con il benestare del marito Giuspeppe Balsamo. Forse è per tale motivo che nel 1770 vengono cacciati via dalla dimora del nobiluomo per trasferirsi a Lisbona ove diventa l'amante del banchiere Anselmo La Cruzfin.
Non sto ad elencare tutte le disavventure cui andrà incontro Cagliostro. Viaggi con la sua consorte che inflila nel letto di uomini facoltosi traendone vantaggi economici e ospitalità. Truffando e millantando poteri che non aveva. Si trasferisce a Londra dove continua la sua professione di falsario e finendo per questo anche nelle galere inglesi. Passa anche un periodo turbinoso con la moglie che finisce in galera da lui denunciata per abbandono di tetto coniugale. Alla fine tutto si risolve.

La sua vita continua tra truffe, piccoli commerci e viaggi. Conosce molti Aristocratici e fonda lui stesso una Loggia massonica nella quale fa entrare anche la moglie che viene rinominata “La Divina Serafina” e che non disdegna amanti ospitanti per lei e il marito Quasi sempre però vengono cacciati via in seguito a dissidi e alterchi. Il 12 aprile 1776 (o 1777) fu iniziato in Massoneria nella loggia "L'Espérance", appartenente al Rito della Stretta Osservanza, che si riuniva in una taverna di Soho a Londra.

Nel 1784 Cagliostro fonda la Massoneria di Rito Egizio. E si elegge Gran Cofto: e nomina la moglie adirittura Principessa Serafina e Regina di Saba - Grande Maestra del Rito d'adozione, cioè della Loggia riservata alle donne.
Insomma nel tempo la vita di Cagliostro e della moglie non muta molto...amanti ricchi e vita da parassiti. Giuseppe Balsamo si da da fare come alchimista, mago, massone, custode di antichi misteri e altro ancora.
Nel 1785  in Francia viene arrestato insieme alla moglie per la faccenda della “collana della Regina”
con l'accusa di truffa. Al processo fu difeso dai migliori avvocati e se la cavò, ma fu costretto dalle autorità a lasciare la Nazione francese. Da li inizia il suo lento declino.

La vita di Cagliostro non cambia molto da quel momento in poi gira per tutta l'Europa continuando a proporsi una volta come Principe e un altra come qualcos'altro. Tra truffe e promesse incredibili...continuando a sfruttare la moglie. Nel 1789, Giuseppe Balsamo giunge a Roma r il 27 dicembre viene arrestato e rinchiuso in Castel Sant'Angelo mentre la Serafina finisce nel convento di Sant'Apollonia a Trastevere.
Le imputazioni mosse contro Cagliostro dalle autorità papali sono estremamete gravi:
Lo si accusa di essere un bestemmiatore contro Dio, di svolgere attività massoniche nel Regno Pontificio. In parole povere Cagliostro viene accusato di eresia e basterebbe questo per farlo condannare a morte.
Prigionia e morte

La Rocca di San Leo

Il 13 aprile 1791, Cagliostro venne trasferito a San Leo, nell'Appennino tosco-romagnolo, per esservi rinchiuso nella Rocca il detenuto fu calato da una botola dalla quale si accedeva alla cella di 10 metri quadrati e vi era una piccola finestrella dalla quale penetrava una luce fioca che costringeva il malcapitato a una situazione di quasi buio.
La condanna alla fine sarà commutata in carcere a vita

conclusioni..

Non è semplice trarre delle conclusioni su di un personaggio così complesso come Cagliostro. Le informazioni scritte in questo aricolo non sono complete e non lo saranno mai perchè è impossibile sintetizzare la vita di un uomo in poche righe, figuriamoci poi se si tratta di uno come Cagliostro. Tral'altro non tutte le fonti sono attendibili e i fatti si mischiano con il mito.
Cagliostro è stato una via di mezzo tra un avventuriero truffaldino e un abilissimo manipolatore, che poi si è trovato ad avere a che fare con cose più grandi di lui, stitolandolo poi negli ingranaggi della legge pontificia. Di sicuro ebbe una certa influenza nell'ambiente massonico.Il famoso motto rivoluzionario Libertà  Eguaglianza, Fraternità fu da lui inventata.
Tuttavia non riusci mai a fare un vero e proprio salto di qualità, ne in senso economico ne a livello di una buona rete protettiva intorno a lui.

Fu alla fine lasciato da solo a sbigarsela dalle gravissime accuse che gli furono mosse e che lo condussero a una atroce fine. Condannato al carcere a vita morì di fatto sepolto vivo. Se ne andò pazzo e cieco nel 1795, rinchiuso in pochi  metri quadrati, senza parlare mai con alcuno, con il freddo e il caldo, in condizioni igieniche impensabili, nutrito con poco e niente, lui che aveva conosciuto gli sfarzi delle Corti.

Va anche detto che dal processo in avanti Cagliostro fece abiura di tutte le sue convinzioni ideologiche e per le verie eresie di cui fu accusato...ma pare che non convinse molto. Nel buio della cella si diede anche a preghiere e meditazioni ma alla fine cedette.
Cagliostro fu sicuramente anche sfortunato a nascere in un epoca ancora ostile ai diversi ideologici e troppo intrisa di medioevo. Se Cagliostro fosse esistito oggi lo avrebbero invitato ai Talk Show, avrebbe creato un suo sito o un Blog e magari avrebbe fatto anche qualche soldo...e vi assicuro che non sarebbe morto sepolto vivo...al massimo sarebbe stato sepolto dalle critiche sui social.


Commenti

Post più popolari